La positività dello stare insieme
Parlare di positività in questo periodo, anche se siamo vicini a Natale, non è affatto semplice e spesso può diventare addirittura imbarazzante, rischioso.
Si rischia infatti di banalizzare, generalizzare, svalorizzare modi di essere, situazioni, concetti che in realtà andrebbero analizzati con cura ed attenzione.
Mi riferisco alle tante situazioni negative che il mondo e i media ci propongono, alla negatività che imperversa tra i tanti giovani che cercano lavoro o, come dice qualcuno, una speranza di vita, alla negatività di chi, suo malgrado, si è trovato, dall’oggi al domani, fuori dal mercato del lavoro.
Situazioni pesanti, difficili che mettono in luce la complessità ma anche la sconfitta di un sistema che non dà più spazio alla persona per considerare solo risultati e prestazioni.
Tuttavia, come accade nel deserto di trovare ogni tanto un’oasi, così accade che in tante occasioni nascano dei contesti in cui le persone si conoscono, si trovano a discutere argomenti, situazioni e casistiche varie in un clima simpatico ma sempre costruttivo: i corsi professionali.
In questi momenti giovani e meno giovani condividono obiettivi, speranze, sogni comuni.
Infatti, come la ricerca del lavoro diventa un momento importante per una valutazione di se stessi, così sviluppare competenze attraverso un corso aiuta a darsi quello slancio per crederci, crederci veramente e, perché no, provare a rilanciarsi.
Spesso poi queste persone condividono momenti insieme anche al di fuori degli obblighi istituzionali ed allora ecco divertenti pranzi e cene in comitiva dove la parola d’ordine è positività ma, voglio sbilanciarmi, anche allegria, spensieratezza, leggerezza dell’essere.
Ad essere sinceri, anche io molte volte ho aderito a queste simpatiche iniziative con tanto piacere, divertimento, comprendendo quanto sia importante utilizzare correttamente il tempo libero (purtroppo nessuno ce lo insegna …) e quanto ci faccia bene!
Sono occasioni che sicuramente fanno bene a studenti e docenti ma sono soprattutto situazioni con una grande valenza sociale, momenti che fanno crescere e progredire tutti indistintamente.
I giovani ritrovano una propria ragione d’essere e spesso la voglia di mettersi in gioco, le persone più mature con esperienza qualche motivazione in più per rimettersi in gioco.
Sono ormai convinto che proprio questo rappresenti non solo la positività di certe occasioni e persone ma sia il viatico verso un concetto oggi molto importante: il concetto di valore.
La logica del valore, dal mio punto di vista, consiste proprio nello sviluppare qualcosa di positivo e complessivamente prezioso o meglio riconosciuto universalmente come tale.
Che cosa c’è in fondo di più importante che stare insieme ad altre persone, condividere argomenti importanti, speranze, pensieri in modo simpatico e costruttivo, sviluppando competenze e positività?
Sono convinto che tali situazioni vadano sempre più sviluppate favorendo questi preziosi momenti d’incontro ma anche facendo percepire questa meravigliosa opportunità.
“Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.” Khalil Gibran
“L’ottimistavede opportunità in ogni pericolo, il pessimista vede pericolo in ogni opportunità.” Winston Churchill
“Nessuno è nato sotto una cattivastella; ci sono semmai uomini che guardano male il cielo.” Dalai Lama
“Conta i fiori del tuogiardino, mai le foglie che cadono.” Romano Battaglia
“È meglio essereottimisti ed avere torto piuttosto che pessimisti ed avere ragione.” Albert Einstein
E tu come ti senti positivo o negativo?